“Assertività” significa letteralmente asserire, ovvero avere  una propria opinione e ritenerla valida.

 

Secondo gli psicologi Albert ed Emmons, l’assertività è «un comportamento che permette a una persona di agire nel suo interesse, di difendere il suo punto di vista senza ansia esagerata, di esprimere con sincerità e disinvoltura i propri sentimenti e di difendere i suoi diritti senza ignorare quelli altrui».

Come ripetevo spesso ai miei alunni adolescenti, l’assertività è anche un atteggiamento mentale ed emotivo positivo nei confronti di se stessi e della vita. La persona capace di esprimere ciò che pensa, infatti, sa farsi valere e rispettare ed espone le sue opinioni anche se sono diverse da quelle degli altri. Non fa o dice le cose per seguire o accontentare chi ha di fronte, ma è capace di dire: «Grazie ma non mi va», «Non vengo, oggi proprio non posso», o ancora «Posso capire il tuo punto di vista, ma io la penso in un altro modo»; e lo fa senza timori, ripensamenti, rabbie o sensi di colpa. Sa quello che vuole, riconosce ciò che la fa stare bene e ciò che la fa stare male, ha idee chiare su quali sono i suoi diritti e non permette che vengano calpestati.

– Un esempio di Assertività nella comunicazione:

Al reparto gastronomia di un supermercato un ragazzo è in fila da qualche minuto. Non appena tocca a lui, una signora comincia a ordinare alla commessa una serie di prodotti. Il ragazzo si rivolge alla donna molto educatamente e le dice: «Signora, forse non mi ha visto? Ora è il mio turno». In questo caso il ragazzo ha fatto valere il suo diritto di precedenza: si è rivolto alla signora in modo educato, ma molto fermo. Ha utilizzato una comunicazione assertiva.

Lo stesso ragazzo – arrivato alla cassa – vede una signora che ha in mano un solo prodotto. Lui ha un carrello pieno e così invita la signora a passargli davanti, lo fa volentieri, senza sentirsi sminuito; era ciò che desiderava veramente fare. Anche in questo caso, il ragazzo ha tenuto un comportamento assertivo.

 

– Un esempio di comportamento NON assertivo:

Alla stessa cassa una studentessa viene superata da una signora distinta e lei le cede il posto senza protestare. La ragazza sembra calma ma in realtà è arrabbiata con la signora e con se stessa, si sente frustrata perché non ha detto nulla, non stata capace di farsi rispettare. Ha sacrificato il suo diritto nella fila e le sue esigenze… non le ha rispettate in prima persona. Non solo non è stata coerente con quello che stava vivendo o pensando ma, in qualche modo, è come se avesse “tradito se stessa”, la sua volontà, i suoi sentimenti.

 

Codice dei Diritti degli Assertivi:

  • hai il diritto di non dare spiegazioni e scuse per il tuo comportamento;
  • di cambiare opinione;
  • di fare sbagli;
  • di dire “non so” o “non capisco”;
  • di prescindere dal volere degli altri;
  • di prendere decisioni “illogiche”;
  • di dire “non mi riguarda”;
  • di dire “no”, senza sentirti in colpa.

ATTENZIONE PERO’! Questo atteggiamento NON è da confondere con l’egoismo. L’assertivo può essere sinceramente interessato alle opinioni degli altri e soprattutto le rispetta, ma non per questo dà loro un valore maggiore rispetto alle proprie!

assertività

L’assertività, quindi, è importante perché permette di esprimersi adeguatamente, senza offendere né aggredire l’interlocutore e senza essere passivi o remissivi.  Essa sta alla base di una comunicazione EFFICACE e SODDISFACENTE e facilita l’inserimento positivo e gratificante del singolo nella collettività (pensiamo a quanto sia importante in famiglia, nella coppia, sul lavoro, con gli amici ed anche nel rapporto con se stessi!). Inoltre, quando si è assertivi e si comunica ciò che si pensa si sta meglio con se stessi e si diviene in grado di costruire relazioni più bilanciate, sincere e positive.

Tuttavia, come dice un vecchio detto, “nessuno nasce insegnato”! Le nostre dinamiche contestuali, familiari e personologiche possono renderci aggressivi, dipendenti o manipolativi, con grosse difficoltà di relazione con l’Altro e quindi di comunicazione. Ma se lo si desidera è possibile lavorare al miglioramento delle proprie relazioni interpersonali e acquisire una maggiore assertività! Sviluppare la capacità di essere assertivi è spesso uno degli obiettivi di un percorso di psicoterapia.

 

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BIBLIOGRAFIA

Mecacci L. (a cura di) (2001), Manuale di psicologia generale. Storia, teorie e metodi. Cervello, cognizione e linguaggio. Motivazione ed emozione, Giunti, Firenze

Watzlawick P., Beavin J. H., Jackson D. D. (1971), Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli interattivi, delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma

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